Complice la dentista che m’ha detto di tornare lunedì, percorro i portici fra ombra e sole.
E son soddisfazioni.
Trovare su una bancarella dell’usato un vecchio libro di 39 anni fa, del quale, a dire il vero, non sospettavi l’esistenza. Canzoni e poesie del dissenso, dice il titolo.
(Me le ricordo le polemiche di quella Biennale; chi partecipava e chi boicottava).

Leggere nel sottotitolo il nome di un cantautore che ti è noto, pure se (con quella lingua ostica!) non puoi giurare di avere in memoria alcuna sua canzone.

Sfogliare il libro che riporta la traduzione in italiano di una dozzina di suoi testi, e immediatamente scoprire che almeno un paio di quelle sue canzoni tu le conosci cantate in greco.
Eccone una:

Non fosse altro che per omaggio a questa felice serendipity, che collega la Grecia degli anni ’70 e la Spagna franchista al mio secondo amore (ovvero la canzone politica), acquisto il libro riuscendo anche a farmi fare uno sconto ulteriore, approfittando del fatto che accanto al libraio c’è un suo amico che è anche amico di un mio amico.

Andarsene tranquillamente sotto i portici leggiucchiando e, dopo alcuni passi, scoprire che dei tre cantautori citati dal sottotitolo ne conosci anche un secondo. Un praghese, del quale possiedi un CD acquistato, non casualmente, in occasione del tuo ultimo viaggio a Praga. Un CD senza le traduzioni in italiano dei testi, ovviamente.
Bingo!

Qui sotto la canzone originale col testo tradotto: Genosse Julian Grimau

Al compagno Julian Grimau
Sorella! / Nell’alba grigia di Madrid / quando da noi gli uomini dormono ancora / muore Julian Grimau
Fratello! / Nell’alba grigia di Madrid / quando da noi il sole sorge dal sangue / muore Julian Grimau
Mamma! / Nell’alba grigia di Madrid / prima che qualcuno da noi legga il giornale / muore Julian Grimau
Compagni! / Nell’alba rossa di Madrid / il ccompagno Grimau vive tra noi! / Vive, eppure è morto.

La canzone in greco è cantata da Maria Dimitriadi, di cui s’è già detto qualcosa su questo blog. Nel 1976 ella incise un Lp intitolato “Canzoni politiche”, che allineava testi di Nazim Hikmet e di Wolf Biermann, tutti musicati da Tanos Mikroustikos.
Quanto a Julian Grimau, ucciso dai franchisti nel 1963, fin dalla metà degli anni ’60, dagli ambienti di Cantacronache a quelli del partito comunista , circolavano queste due canzoni:


La prima, cantata da Margot (Margherita Galante Garrone) è di autore spagnolo, la seconda è di Sergio Liberovici.


Questi ultimi due, all’epoca marito e moglie, compirono agli inizi del 1960 un viaggio in Spagna a seguito del quale pubblicarono per le edizioni Einaudi un libro: Canti della nuova resistenza spagnola 1939-1961 che causò a loro e all’editore un processo per diffamazione di capo di Stato straniero.